Difficoltà: alta
Ingredienti per due persone: un astice di circa 500 grammi, prezzemolo, olio extravergine d'oliva, dieci pomodorini pachino, sale, uno spicchio di aglio
Cucina creativa, tante spezie, ricette reinterpretate e un pizzico di sorpresa
La buona cucina italiana, quella della tradizione, è, per gli appassionati, un autentico punto di riferimento. Ogni regione propone piatti tipici: riscoprirli è un modo per fare un viaggio lungo lo stivale, all’insegna del gusto.
Questa settimana, dunque, vi voglio proporre non una singola ricetta, ma un intero menù. Un menù fatto, appunto, di piatti regionali, che vanno dalla Sicilia al Friuli, passando per il Lazio. È solo una delle numerose combinazioni che la cucina italiana è in grado di proporre. I nutrizionisti potrebbero storcere il naso, ma l’intento non è proporre un menù equilibrato, bensì mettere insieme gli estremi, da Palermo a Trieste.
Il form dei commenti è a vostra disposizione per proporre altre combinazioni di piatti e regioni.
Si tratta di frittelle a base di farina di ceci. I siciliani le mangiano come companatico, ma nei ristoranti della regione sono proposte molto spesso come elemento clou di un antipasto misto. Di origine araba, hanno una storia millenaria: risalgono al IX secolo.
Primo piatto laziale, carbonara
È un primo estremamente sostanzioso, a base di uova e guanciale. Sono di origine storica (e, per qualcuno, anche geografica) controversa. Probabilmente questo piatto è stato inventato dagli aderenti ai moti carbonari.
Secondo piatto friulano, gulasch
A base di carne di manzo, è un piatto di origini ungheresi. È tipico di molte zone del nord est.
Chiudiamo con un dolce al cucchiaio che di certo ha solo le origini italiane. Secondo le fonti disponibili, potrebbe risalire al periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, ma si parla anche di Toscana. Per saperne dì più leggi qui.
Celebriamo degnamente anche in tavola i nuovi campioni del mondo di calcio. E qual è il piatto spagnolo per eccellenza? La paella, naturalmente.
Ecco la versione proposta da In cucina con Tata.
Si tratta di una variante particolarmente ricca, che mette insieme carne e pesce.
Ingredienti: 500 grammi di farina di ceci, 1,5 litri circa di acqua, sale, olio di semi
Preparazione:
Versa in una pentola con l’acqua la farina di ceci e mescola vigorosamente. Fai sciogliere la farina con cura, facendo molta attenzione a non lasciare grumi. Aggiungi il sale.
A questo punto metti la pentola a fuoco lento e fai cuocere. Continua a mescolare nello stesso verso, facendo attenzione a non far attaccare l’impasto al fondo della pentola.
Non appena ottieni una sorta di crema gialla ben amalgamata, spegni la fiamma e versa il contenuto della pentola su un piano preferibilmente di marmo. Spalma per bene con una spatola di legno, fino a quando lo spessore non diventa di
Con un coltello, ricava dei quadrati della grandezza giusta per fare da companatico a un normale panino. Friggi le panelle in una padella con abbondante olio di semi bollente.
Appena le tiri su dall’olio, adagiale su un piatto con carta assorbente. Metti quattro panelle per ciascun panino. Vanno mangiate calde, altrimenti perdono fragranza e sapore.
In Sicilia come pane si usa la mafalda con il sesamo sopra, ma va bene qualunque tipo di panino, meglio se di forma arrotondata.
Cuoci il riso in una pentola con abbondante acqua. Scolalo leggermente al dente e versalo in una scodella grande. Unisci lo zafferano al riso per dargli colore e mescola.
Subito dopo, unisci al riso nella stessa scodella tutti gli ingredienti precedentemente preparati e mescola bene. Fai una bella spolverata di pepe e coriandolo fresco tagliato finemente.